Tag NFC: una panoramica completa

I tag NFC sono tag RFID che operano in alta frequenza (HF), a 13,56 MHz. Sono utilizzati per numerose applicazioni, dalla tracciabilità delle merci nella Logistica e nel Retail al controllo accessi. È in crescita anche la diffusione dei tag NFC per la domotica, l’automazione delle funzionalità domestiche tramite dispositivi elettronici.
La tecnologia NFC consente a due dispositivi di inviare e ricevere informazioni fino a 4 cm, garantendo uno scambio veloce e sicuro dei dati, grazie alla breve distanza.

L’NFC - acronimo di Near Field Communication - è una tecnologia di comunicazione a radiofrequenza a corto raggio. L’espressione ‘Near Field Communication’ è traducibile, appunto, con ‘comunicazione in campi di prossimità’.
La tecnologia NFC consente a due dispositivi di comunicare, inviando e ricevendo informazioni in modalità RFID contactless, fino a una distanza teorica di 10-20 centimetri e pratica di 4 cm. Opera in alta frequenza (13,56 MHz), trasferendo dati fino a una velocità di 424 Kbit al secondo.
La breve distanza garantisce dati sicuri, con una maggiore sicurezza nello scambio di informazioni e nelle transazioni, riducendo il rischio di interferenze.

La tecnologia NFC si basa su due standard internazionali: la norma ISO/IEC 18092 del 2004 (Telecommunications and information exchange between systems Near Field Communication Interface and Protocol), poi sostituita dalla ISO/IEC 18092 del 2013, e la ISO/IEC 21481 del 2012 (Telecommunications and information exchange between systems Near Field Communication Interface and Protocol -2).
La ISO 18092 è compatibile con la norma ISO 14443, che definisce lo standard delle contactless card, mentre la ISO 21481 è compatibile sia con la ISO 14443 che con la ISO 15693, che riguarda invece le vicinity card, rilevabili a una distanza maggiore rispetto alle contactless card.

Le origini della tecnologia NFC risalgono al 2004, anno in cui Nokia, Philips e Sony – a cui in seguito si sono aggiunte altre multinazionali tra cui LG, Samsung e Microsoft – hanno costituito l’NFC Forum, organismo internazionale senza scopo di lucro per la creazione e la diffusione dello standard NFC.

La Near Field Communication prevede tre modalità di comunicazione: card emulation, peer-to-peer, reader/writer.

Nella modalità card emulation, il dispositivo NFC emula il comportamento di un tag o di una smart card, secondo gli standard definiti nelle norme ISO/IEC 14443 e ISO/IEC 15693. Il device NFC è uno smartphone attraverso il quale è possibile fare acquisti, come se fosse una carta di credito, oppure viaggiare a bordo dei mezzi pubblici, come con un abbonamento in formato smart card, avvicinando il dispositivo ad un lettore fisso; nel caso di transazioni bancarie i dati vengono custoditi all’interno di un chip definito Secure Element, integrato nello smartphone o removibile.

La modalità peer-to-peer, definita dallo standard ISO/IEC 18092, permette a due dispositivi NFC - ad esempio due smartphone - di comunicare e scambiare dati in maniera bidirezionale.

Nella modalità reader/writer, il dispositivo NFC legge e scrive dati all’interno di un tag NFC passivo.

I tag NFC sono costituiti da tre componenti: un chip - o circuito integrato -, una memoria riscrivibile e un’antenna. L’antenna permette al chip di comunicare con il dispositivo NFC, ad esempio un lettore o uno smartphone: quando il device NFC si trova a pochi centimetri dal tag NFC, lo alimenta, legge e scrive le informazioni all’interno di esso (modalità reader/writer).

I tag NFC, grazie alla loro versatilità, sono utilizzati in un’ampia varietà di applicazioni.

Nel settore della Logistica, dell’Industria e del Retail, i tag NFC sono impiegati per l’identificazione e la tracciabilità di oggetti e merci. Sono diffusi poi nelle lavanderie industriali, per tracciare tessuti e capi di biancheria, e nell’ambito medicale, dove vengono applicati a dispositivi e attrezzature chirurgiche.

Si ricorre ai tag NFC per il controllo degli accessi all’interno di aziende, hotel e strutture ricettive, per definire le zone sensibili e impedire ingressi non autorizzati, migliorando la sicurezza. Ancora, per il controllo accessi veicolare in parcheggi e aree di sosta.

All’interno di musei e luoghi della cultura, così come nel corso di eventi e iniziative culturali o sociali, i tag NFC incorporati a poster e volantini, e opportunamente programmati, forniscono agli utenti informazioni aggiuntive, semplicemente avvicinando lo smartphone allo smart poster.

Negli ultimi anni è in crescita l’utilizzo dei tag NFC nella domotica, l’automazione di funzioni domestiche come l’accensione e lo spegnimento delle luci, la gestione del clima, dei sistemi di sicurezza e degli elettrodomestici. Collegando un tag NFC a un’azione specifica, è possibile eseguire l’azione programmata avvicinando il dispositivo NFC compatibile.

I tag NFC sono disponibili in varie forme e materiali, per adattarsi al meglio alle funzioni per cui sono progettati e ai diversi settori di applicazione.

Gli hard tag NFC sono realizzati in materiali resistenti, come PVC, nylon o policarbonato, in grado di resistere ad ambienti di lavoro difficili e temperature elevate. Sono utilizzati, infatti, per le applicazioni industriali, nella Logistica e in ambito ospedaliero, per la tracciabilità degli strumenti medicali.

Sottili e flessibili, le etichette NFC sono prodotte in carta adesiva e PET, per impieghi nella Logistica e nel controllo accessi. Le etichette in tessuto sono invece progettate per la tracciabilità dei capi nell’industria della moda e nelle lavanderie industriali.

I braccialetti NFC, comodi da indossare ed ergonomici, sono disponibili in materiali anallergici e adatti per il controllo accessi in strutture ricettive, centri termali, fiere ed eventi.

I portachiavi NFC, comodi da agganciare a chiavi e borse, sono diffusi per l’identificazione e il controllo accessi in aziende, palestre e strutture ricettive.

Ultimo aggiornamento: 10 maggio 2024