I dispositivi wearable RFID rappresentano la soluzione per la gestione dei picchi turistici nella raccolta puntuale.

Nelle mete turistiche, il processo della raccolta puntuale dei rifiuti è soggetto a cambiamenti durante i periodi dell’anno – l’inverno per le località di montagna, l’estate per quelle balneari – in cui si verifica il maggiore afflusso dei visitatori. Per i comuni, gestire i picchi turistici in maniera efficace è indispensabile per una corretta applicazione del regime tariffario puntuale.

 

Scalabilità e picchi turistici

La scalabilità è un concetto fisico e indica, per definizione, la capacità di un sistema di ingrandirsi all’infinito; un sistema scalabile riesce ad accrescere le proprie dimensioni mantenendo inalterate qualità ed efficienza.

Nella stagione in cui si verifica il picco turistico, l’aumento dei rifiuti conferiti richiede di fatto un cambiamento del processo di lavoro – che deve essere, quindi, scalabile –, inteso come un aumento del numero di operatori, di mezzi a disposizione per effettuare la raccolta e, nel caso di applicazione della tariffa puntuale, dell’approvvigionamento di un adeguato numero di device per la lettura dei tag RFID posti sui sacchi o sui bidoni.

Per avere un’idea del fenomeno si può citare il comune di Rimini, che rappresenta una delle mete balneari della Penisola più frequentate da turisti italiani e stranieri e che conta poco meno di 150mila abitanti (dati Istat 1 gennaio 2018); da gennaio a luglio 2018, la città ha visto complessivamente 1.105.263 arrivi, cioè persone ospitate nelle strutture ricettive (Fonte: Portale statistico Regione Emilia Romagna), alle quali va aggiunto un numero indefinito di turisti che hanno alloggiato nelle seconde case, di proprietà o in affitto, e che non compaiono nella statistica.

 

Dove conferiscono i rifiuti gli ospiti delle località turistiche?

  1. In hotel: in tal caso non è l’ospite della struttura a figurare come utenza, ma l’albergo, per il quale naturalmente aumenta la quantità di rifiuti da conferire.
  2. Nella seconda casa di proprietà: l’utenza è costituita dal proprietario dell’immobile, che è già conosciuto dal comune in cui si trova la casa e possiede il proprio kit per effettuare la raccolta; il conferimento non avviene tutto l’anno ma soltanto nel periodo in cui l’abitazione è occupata, ad es. da giugno a ottobre.
  3. Nelle case in affitto temporaneo: l’affittuario conferisce i rifiuti con il kit appartenente all’utenza, ovvero al proprietario dell’appartamento, per il periodo del suo soggiorno (affitti a breve termine di due settimane, un mese e così via).

 

La gestione del picco turistico nella raccolta puntuale

  • Anagrafica

Per gestire adeguatamente i picchi, il primo passo per le amministrazioni è predisporre un’anagrafica comunale – costituita dai destinatari della fattura – ben fatta, per sapere quali sono gli alberghi e i proprietari di seconde case; a questa va unita l’anagrafica dei kit per la raccolta dei rifiuti rfid– che devono essere identificabili in maniera univoca – forniti dal comune alle utenze. Mediante una corretta anagrafica comunale e una giusta distribuzione dei kit – con una codifica ad hoc per alberghi, seconde case, affitti temporanei –, è possibile ‘filtrare’ questi ultimi per gruppi di ID, identificando, per esempio, i proprietari di seconde case che vanno in vacanza da giugno a settembre, oppure soltanto a luglio e agosto e così via.

  • Dimensionamento degli operatori e del parco device

Fondamentale, ancora, è effettuare un’analisi dello storico, esaminando i dati relativi alle ultime tre o quattro stagioni turistiche e confrontando le diverse annualità per risalire al numero medio di operatori impiegati in base al periodo – in una località di mare, per es., a luglio sono necessari 30 operatori, ad agosto 40, a settembre 25, contro i 15 del mese di gennaio. Questo tipo di analisi serve a dare una dimensione precisa al processo di lavoro.

In secondo luogo, per far fronte alla quantità più elevata di rifiuti conferiti, l’amministrazione dovrà procurarsi un adeguato numero di device – mezzi con antenna fissa (che potrebbe essere BlackIP o WhiteIP) o wearable rfidper la lettura puntuale del tag RFID.

 

La scalabilità del wearable RFID per la misurazione puntuale

Il wearable stand alone è la perfetta esemplificazione di un’unità di sistema scalabile, perché permette di modificare in maniera dinamica la quantità di oggetti in campo e di gestire il picco turistico esattamente come viene gestito il flusso normale. Il dispositivo indossabile:

♦  è estremamente più economico rispetto all’installazione di un’antenna fissa sul camion;

♦  è flessibile: terminata la stagione turistica, il maggior numero di dispositivi indossabili acquistati per far fronte al picco può essere utilizzato per altri scopi, come inventari o manutenzioni;

♦  agendo da indicatore chiave di prestazione(KPI – Key Performance Indicator), in grado di rilevare la qualità del lavoro dell’operatore, il wearable per la raccolta puntuale permette anche di clusterizzare le squadre, raggruppando il personale in base alle capacità e alle necessità;

♦ è uno strumento agile, che si adatta alle caratteristiche del territorio e alla viabilità, riuscendo a raggiungere stradine impervie, salite e vicoli, molto diffusi sia nei borghi di montagna sia nei numerosi, piccoli comuni marittimi del nostro Paese.

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