È fondamentale l’esame critico degli aspetti che riguardano la sicurezza: il datore di lavoro è chiamato a redigere un DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), obbligo regolamentato dal D.lgs. 81/08 - “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro”.

Nel Decreto Legislativo vengono individuati i possibili rischi presenti sul luogo di lavoro e le misure di prevenzione per la salute e sicurezza del lavoratore, con l’obiettivo di eliminare o almeno di ridurre le situazioni di pericolo.

I rischi più comuni per il lavoratore durante la raccolta puntuale dei rifiuti

 

Lavoro in solitaria

All’interno del Documento di Valutazione dei Rischi è identificata una modalità di lavoro a cui vengono sottoposti soprattutto coloro che operano in settori di pubblica utilità, ad esempio manutentori, addetti ai servizi di vigilanza e – appunto – operatori ecologici: il lavoro in solitaria. Si tratta di una tipologia di impiego svolta dall’addetto in totale autonomia, senza la sorveglianza di un preposto e in isolamento da altri soggetti. Quella del lavoro isolato è una tematica molto sentita all’interno delle aziende, dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, poiché in caso di malore, di emergenza o di incidente, l’operatore non può ricevere immediato soccorso dai colleghi.

 

Movimentazione manuale dei carichi

Il D.lgs. 81/08 definisce come movimentazione manuale dei carichi “le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari”. Il rischio da movimentazione manuale dei carichi è frequente nel lavoro dell’operatore ecologico, come chiarisce l’Inail nell’opuscolo “La sicurezza per gli operatori della raccolta dei rifiuti e dell’igiene urbana” (2009). “Vari sono i fattori di rischio specifico da MMC: carichi troppo pesanti, o difficili da afferrare o instabili e disomogenei o di contenuto tale da richiedere che la movimentazione avvenga in maniera non ottimale (per esempio, carico lontano dal corpo per evitare il rischio di tagli con oggetti presenti all’interno, presa non sicura per il rischio di schegge). Inoltre occorre considerare il rischio connesso alla necessità di torsioni del busto o di movimenti a strappo (es.: lancio del sacco nel mezzo di raccolta, sollevamento in ambienti ristretti)”, sottolinea l’Inail. Nella raccolta puntuale dei rifiuti il rischio specifico da MMC è diminuito nel tempo grazie all’introduzione di operazioni di raccolta meccanizzate; esso, tuttavia, “è comunque ancora molto rilevante in ogni fase di lavoro e tende ad un nuovo aumento per l’espansione della raccolta porta a porta”.

 

Esposizione alle onde elettromagnetiche e Specific Absorption Rate (SAR)

Il D.lgs. 81/08 regolamenta e definisce, ancora, i criteri di sicurezza e prevenzione del lavoratore per quanto riguarda l’esposizione ai campi elettromagnetici dovuti alla radiofrequenza. Nell’allegato XXXVI, il Tasso di assorbimento specifico di energia è definito SAR (Specific Absorption Rate): “Si tratta del valore mediato, su tutto il corpo o su alcune parti di esso, del tasso di assorbimento di energia per unità di massa di tessuto corporeo, ed è espresso in watt per chilogrammo (W/kg). Il SAR riferito a tutto il corpo (a corpo intero) è una grandezza ampiamente accettata per porre in rapporto gli effetti termici nocivi (sanitari) all’esposizione alle radiofrequenze (RF). Oltre al valore del SAR medio a corpo intero, sono necessari anche valori del SAR locale per valutare e limitare la deposizione eccessiva di energia in parti piccole del corpo conseguenti a particolari condizioni di esposizione, quali ad esempio il caso di un individuo esposto a RF di frequenze di pochi MHz (ad esempio provenienti da riscaldatori dielettrici), e di individui esposti nel campo vicino di un’antenna”.

 

Rischio generico (i.e. traffico)

Il traffico è una tipologia di rischio generico molto comune nel processo della raccolta puntuale, come evidenzia l’Inail nel suo opuscolo: “Le condizioni di esercizio, le carenze di manutenzione di macchine e mezzi, le interferenze con il traffico veicolare e con gli utenti costituiscono spesso fattori amplificanti”. Insieme ad altri fattori – tipo di strade, presenza di altri veicoli o di pedoni, condizioni climatiche – il traffico può essere causa di collisioni tra mezzi o di investimento degli operatori, oltre ad esporre gli operatori agli inquinanti chimici presenti nell’aria.

 

Come vengono comunemente affrontati i rischi

 

Misure per la sicurezza degli operatori

Negli ultimi anni il settore della raccolta dei rifiuti ha visto l’adozione, da parte delle aziende, di misure tecniche importanti a favore di una maggiore sicurezza degli operatori durante tutte le fasi del servizio, come l’impiego di mezzi a guida invertita, che riduce il rischio di investimento dell’operatore durante la discesa dall’automezzo, l’adozione di cassoni con sponda ribassata all’altezza della bocca di carico e di sollevatori automatici per il caricamento di rifiuti ingombranti.

Il bracciale RFID Discovery Mobile garantisce una maggiore sicurezza per l’operatore: inserendo una componente che segnali l’uomo a terra, infatti, il wearable device può diventare un Dispositivo di Protezione Individuale (DPI), vale a dire una tipologia di attrezzatura – secondo la definizione del Testo Unico 81/08 – “destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro”.

 

Ergonomia

“L’ergonomia è una scienza applicata multidisciplinare che si occupa dell’interazione tra l’uomo e il suo ambiente” (Centro Italiano di Ergonomia, Pisa). In particolare, “nei luoghi di lavoro, più propriamente, l’ergonomia si occupa della progettazione degli spazi, degli attrezzi e dei processi produttivi in funzione delle capacità specifiche dei lavoratori. In questo senso l’approccio ergonomico cerca di ottimizzare l’interazione tra uomo, macchina ed ambiente, intervenendo sull’organizzazione, razionalizzando i processi e lo spazio appunto, migliorando il sistema posturale e riducendo di conseguenza le condizioni di stress psico-fisico”.

Piccolo e leggero, comodo da indossare e utilizzare, il bracciale RFID per la raccolta puntuale ha superato numerosi test sull’ergonomia condotti direttamente con gli operatori. Discovery Mobile sfrutta la naturalezza dei gesti compiuti dall’operatore senza richiedere un cambiamento nel metodo di lavoro, rispettando i requisiti ergonomici e rappresentando un dispositivo di assoluta sicurezza per l’operatore.

 

Certificazione SAR

Il Testo Unico 81/08 stabilisce dei Valori Limite di Esposizione (VLE) ai campi elettromagnetici per diversi intervalli di frequenze. Nel caso del Discovery Mobile sono stati presi in considerazione i VLE relativi agli effetti sanitari per esposizione a campi elettromagnetici a frequenze comprese tra 100 kHz e 6 GHz: il limite massimo di esposizione (mediato), per un periodo di sei minuti, è 0,4 W/kg. I test condotti dai laboratori Sicom Testing sul bracciale RFID per la tariffa puntuale dei rifiuti hanno evidenziato valori di SAR medi inferiori a 0,071 W/Kg, certificando l’assoluta sicurezza del wearable device.

Discovery Mobile è il dispositivo certificato che rende facile la tua raccolta puntuale e tutela la sicurezza degli operatori che lo utilizzano.

Contattaci per saperne di più.

Commenti