Raccolta rifiuti RFID: qual è il rapporto tra ergonomia e lavoro?
La correlazione tra ergonomia e tecnologia wearable RFID è la risposta alle difficoltà relative al lavoro degli operatori.
Svuotamento del bidone e lancio del sacco: pro e contro
Nella raccolta puntuale dei rifiuti è possibile distinguere due principali processi di lavoro, che si differenziano in base al supporto utilizzato: lo svuotamento del bidone e il lancio del sacco. Il processo di svuotamento è una presa singola: l’operatore ecologico, infatti, prende un bidoncino alla volta e lo svuota all’interno del cassone del camion. Durante il lancio del sacco, invece, l’addetto raggruppa in una sola mano fino a quattro o cinque sacchetti, lanciandoli tutti insieme nel cassone.
Entrambe le metodologie di raccolta presentano pro e contro. Lo svuotamento del cestino è un metodo estremamente accurato e compatibile con la tariffazione puntuale dei rifiuti: in questo caso, tradizionalmente il lettore fisso è posto sul mezzo all’altezza della vita dell’operatore, che avvicina il mastello all’antenna per la lettura del tag RFID e successivamente riversa il contenuto nel cassone.
Questo procedimento garantisce la sicurezza di aver letto un determinato tag in un momento specifico. Per contro, dal momento che ogni mastello ha una capacità fino a 50 litri, l’operatore riesce a sollevarne soltanto uno alla volta, al massimo due nei primi minuti del suo turno di lavoro. Si tratta, quindi, di un procedimento molto accurato ma decisamente poco rapido.
Il vantaggio del secondo metodo sta nella velocità, poiché l’operatore riesce a lanciare i sacchi nel cassone fino ad una distanza di tre o quattro metri.
Il processo, tuttavia, è impreciso e difficilmente compatibile con la raccolta puntuale: l’antenna fissa, montata sul camion all’altezza della testa dell’operatore, punta verso l’alto, ma durante il lancio non riesce a leggere tutti i tag RFID, perché i sacchi percorrono una traiettoria parabolica, ruotano, viaggiano a velocità elevata. E ancora, il loro percorso può essere ostacolato da interferenze ambientali.
L’insieme di questi fattori impedisce una lettura precisa, al punto che il lettore può arrivare a perdere da un minimo del 2-3% fino a un massimo del 16% dei dati. Una mancanza di accuratezza e di sicurezza del dato che non è dovuta ad un malfunzionamento dell’antenna, bensì al processo di lavoro fallace.
Il lettore fisso funziona bene se montato sul camion in posizione di presentazione, così che l’addetto possa avvicinare il tag RFID all’antenna per la lettura e in seguito lanciare il sacchetto.
In tal modo, però, il processo del lancio simultaneo di più sacchi diventa di fatto una presa singola, un elemento che genera resistenza negli operatori della raccolta, che si vedono costretti a raccogliere un unico sacco alla volta, rallentando il processo di lavoro.
I vantaggi del dispositivo wearable ergonomico
L’ergonomia è una scienza applicata multidisciplinare che si occupa dell’interazione tra uomo e ambiente. Secondo la definizione del Centro Italiano di Ergonomia di Pisa, nei luoghi di lavoro essa “si occupa della progettazione degli spazi, degli attrezzi e dei processi produttivi in funzione delle capacità specifiche dei lavoratori”.
L’approccio ergonomico ottimizza l’interazione tra l’uomo, le macchine e l’ambiente, migliorando e razionalizzando i processi.
In tal senso, la tecnologia indossabile RFID per la tariffazione puntuale permette di accelerare il processo di lavoro: indossando un dispositivo wearable, l’operatore legge i tag RFID man mano che raccoglie i sacchi – un’operazione che dura una frazione di secondo –, lanciandoli tutti insieme all’interno del cassone. Anche nello svuotamento del bidone il wearable garantisce un vantaggio, in quanto l’operatore, sollevando due mastelli, può leggerli entrambi indossando un dispositivo.
Maneggevoli e leggeri, i lettori indossabili sono compatibili con ogni metodo di raccolta e sfruttano la naturalezza dei gesti compiuti dall’operatore, senza incidere sui tempi di raccolta e senza richiedere una modifica nel procedimento, consentendo, di conseguenza, di superare le resistenze da parte del personale della raccolta rifiuti.
Sia in caso di lancio del sacco che di svuotamento del bidone, inoltre, il dispositivo wearable ergonomico garantisce un’accuratezza del dato del 100%, indispensabile con il processo della raccolta puntuale.
L’ergonomia, quindi, è la risposta sia ai problemi di processo sia alle resistenze degli operatori:
- leggere puntualmente l’RFID su ogni sacco e poi lanciarlo riduce a zero le probabilità di errore che si presentano nella lettura mediante antenna fissa sul camion;
- leggere il tag sul cestino prima di svuotarlo rende nulla la possibilità di errore;
- la lettura puntuale del tag richiede meno di una frazione di secondo per essere effettuata, perciò l’operatore non deve cambiare il suo metodo di lavoro.